Racconti

5:45 PM

Personaggi:

 

L’impiegata: Elisa

Lo sfigato: Alberto

La collega dello sfigato: la signorina Marino

Il poliziotto: Mauro Franceschin

Il nipote del maresciallo: Ivo Zanetti

La poliziotta: Elena Lamberti

Il capo della polizia: Capo

La barista: Anita

 

Elisa arrotondava il suo stipendio da impiegata presso un’agenzia di pratiche auto, con lavoretti saltuari di carattere sessuale. Dalla sua aveva il vantaggio di essere molto carina. Più che carina era molto sensuale e provocante, e sapeva di esserlo, non fosse stato per quel suo naso un po’ strano avrebbe potuto concorrere anche lei, come alcune sue ex compagne di scuola, all’elezione della miss, che tutti gli anni si svolgeva in paese. Lei comunque non se ne faceva un problema, ai suoi clienti abituali piaceva così. Fino ad allora era riuscita a nascondere molto bene la sua seconda attività, d’altra parte i suoi clienti non avrebbero avuto alcun interesse a far sapere in giro i loro fatti privati. Elisa viveva da sola in un appartamentino decoroso che teneva con molta cura, e si guardava bene dal ricevere lì i suoi clienti (quello era il suo spazio privato, l’unico posto dove riuscisse ad essere se stessa, con il mondo chiuso fuori).

Uomini!!  Aveva avuto qualche storia importante, di una abbastanza recente ancora portava i segni. Solita storia: lui sposato, un sacco di promesse, e poi un bel giorno ti viene a dire che non se la sente di distruggere una famiglia……che ad una certa età non si può solo pensare a se stessi……che ci sono i figli di mezzo……..che non si può solo ragionare col cuore……io ti amo ma ho delle responsabilità. Totale: scomparso! 

E allora? Ricominciamo tutto da capo! Ora stava faticosamente rimettendo insieme i pezzi della sua vita. Non le mancavano le occasioni serie, Alberto ad esempio, una carissima persona: dolce, affettuoso, intelligente, sicuramente molto innamorato, anche di bell’aspetto, ma che palle! Proprio non riusciva a immaginarselo qualcosa di più di un semplice amico, e anche come amico non sempre le andava di vederlo. Alberto ha quella capacità di dipingere la vita, sempre in bianco e nero, come se tutte le disgrazie capitassero a lui, come se fosse in atto una congiura nei suoi confronti per chissà quale ragione! Era capace di tenerti tutta una sera a lamentarsi del fatto che la sfortuna lo perseguitava, magari solo perché quella mattina la macchina si era rifiutata di partire, pioveva, l’ombrello glielo avevano rubato al supermercato il giorno prima, l’autobus era talmente pieno che non era riuscito a salire, allora aveva dovuto andare a piedi, nonostante avesse ancora quel dolore al polpaccio sinistro, in seguito a quella caduta della settimana prima……doveva proprio decidersi ad andare a farsi vedere! Naturalmente la gente, quando piove, non ha nessuna considerazione per quelli a piedi, cosicché mentre aspettava il verde per attraversare, quello stronzo è passato a tutta velocità lavandolo completamente da capo a piedi! E il suo capo? Quando lo ha visto lo ha cazziato perché era conciato come un barbone, ed era la seconda volta quella settimana. La volta prima non aveva fatto in tempo a farsi la barba, perché la sveglia non aveva suonato quella mattina. D'accordo, le batterie si scaricano, ma non possono farlo alla Domenica? La signorina Marino, che è molto più furba di lui, quella mattina non c’era, aveva l’influenza! Cosicché la pratica “Senesi” aveva dovuto smazzarsela da solo, naturalmente mancavano un sacco di documenti, perché la collega, che pare abbia una storia con il capo, lavora di merda! 

Quel giorno in mensa non c’era niente che lui potesse mangiare, a causa della sua intolleranza a quasi tutto, perciò il suo pranzo si era limitato ad un cornetto confezionato e un cappuccino. Il cornetto probabilmente era anche scaduto, perché il resto della giornata lo aveva trascorso tra il suo ufficio e il bagno (era finita la carta igienica, per cui aveva dovuto arrangiarsi con i fogli extra strong della stampante, provocandosi una forte infiammazione nelle parti delicate, e pensare che già soffriva di emorroidi!).

Quel giorno Alberto non vedeva l’ora di arrivare a casa per lavarsi e mettersi la pomata! Peccato che, causa lavori alla rete di distribuzione idrica, avessero sospeso l’erogazione dell’acqua per due ore! Quando l’acqua finalmente tornò dovette lavarsi però con quella fredda, perché la caldaia, in seguito alla sospensione dell’erogazione, si era guastata, “avrebbe dovuto spegnerla durante i lavori alla rete”, gli disse il tecnico, quando arrivò dopo averlo chiamato quattro volte. Si era bruciata la valvola del termostato, un caso su mille! bisognava cambiare la caldaia: 630 euro! Ma doveva aspettare almeno una settimana, in quel periodo sembrava che le caldaie di tutta la città si fossero messe d’accordo! Prima di andare via  il tecnico gli fece anche delle pesanti avances, era gay, e cercò di barattare i tempi di installazione con una seratina a lume di candela! Alle due e trenta finalmente andò a letto e non chiuse occhio, un po’ per l’infiammazione che non gli dava tregua, un po’ perché al piano di sopra la coppia di vicine, che di giorno facevano le poliziotte, quella sera facevano festa con musica sudamericana a tutto volume. Una serata così non si può passare spesso nel corso di una sola vita!

Quindi, Alberto ciao!

Era già da un po’ di tempo che ad Elisa frullava in testa l’idea di fare del volontariato, le piaceva l’idea di dedicarsi ad aiutare gli altri. Più onestamente, le piaceva molto quell’aura di buonismo che avrebbe acquisito, quegli sguardi di ammirazione che avrebbe notato intorno a sè.

Parallelamente voleva fare anche qualche compera interessante per la sua seconda attività, qualcosa per divertire ancora di più i suoi clienti, qualche articolo un po’ estremo per sentirsi ancora più troia. Le era sempre piaciuto sentirsi così doppia, all’inizio aveva fatto fatica ad accettarlo, non riusciva a capire quale delle due personalità fosse veramente la sua, poi col tempo aveva imparato ad accettare l’idea che entrambe erano sue, quindi ora si divertiva ad accentuare maggiormente la differenza fra le due. Il segreto era non mischiarle mai, ma ormai era diventata un’esperta! A seconda dei panni che vestiva, riusciva perfino a pensare in modo diverso! 

E fu proprio questo a fregarla!